Augeo, nuovo spazio per l’arte contemporanea

Dedicato ai diversi linguaggi della scena nazionale e internazionale, AUGEO presenta il suo primo progetto espositivo all’insegna di questa duplice prospettiva, con l’italiano Filippo Berta e il duo americano Guerra de la Paz, protagonisti di una doppia personale a cura di Claudia Löffelholz.

Entrambi sono stati invitati a relazionarsi con il contesto, nel caso dei Guerra de la Paz tramite un periodo di residenza a Rimini, producendo per l’occasione un lavoro site-specific.

Tra i lavori di Filippo Berta (Bergamo, 1978) nella mostra The impossibility of balance sarà esposto il video nato da una nuova performance pensata per Rimini. Una fila di persone si muove lungo il bagnasciuga seguendo il labile confine definito dalle onde, una effimera traccia in cui si scontrano gli elementi, acqua e terra, uniti e separati nello stesso momento: il loro è il tentativo irraggiungibile di comporre una linea perfetta.

Questo stato di continua tensione sta al centro dell'analisi di Filippo Berta, che indaga tramite micro-narrazioni di performances messe in atto da persone comuni, quella particolare condizione umana che tra restrizioni, meccanismi, e dinamiche della società svela un dualismo inconciliabile, qui rispecchiato nella ricerca di una linea di confine.  (Claudia Löffelholz)

È un’archeologia delle impronte umane contemporanee quella dei Guerra de la Paz, sodalizio nato nel 1996 tra gli artisti di origine cubana e residenti a Miami Alain Guerra (Havana, Cuba 1968) e Neraldo de la Paz (Matanzas, Cuba 1955). Con Tableaux. Traces of a hidden (hi)story i due artisti presentano a Rimini un nuovo capitolo della loro ricerca che analizza condizioni e conflitti della società contemporanea  attraverso installazioni, video e sculture che prevedono sempre l’utilizzo di indumenti riciclati.

Un tableaux composto da artefatti fascinosi e iper-dettagliati, imponenti colonne, un grande lavoro tridimensionale a parete realizzato di mattoni colorati, e da sculture ibride che miscelano rappresentazione classica e postmoderna grazie all’impiego di volti mascherati da tessuti bianchi- evoca un sito archeologico ambiguo, sospeso tra creazione, distruzione e (ri)nascita. (Claudia Löffelholz)

AUGEO ospiterà mostre e occasioni di incontro e confronto culturale, in un percorso che si svilupperà assieme a LaRete Art Projects, il collettivo curatoriale internazionale fondato da Julia Draganović e Claudia Löffelholz.

AUGEO è promosso e sostenuto dallo storico gruppo imprenditoriale Antolini, affiancato da Matteo Sormani, influente promotore della vita culturale riminese: investe attraverso l’arte nell’identità internazionale di Rimini, aggiungendo nuovi stimoli, visioni e opportunità alla sua immagine e al suo immaginario.

AUGEO sarà il punto di riferimento di esperienze culturali innovative, diverse dalle solite “cartoline da Rimini”, per chi vive e visita la città da tutto il mondo.

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