Romagna Liberty

La Fondazione Fontanesi Cicchetti Pantaleoni Onlus per i primi tre anni di attività presenta la mostra “ROMAGNA LIBERTY: Ville e opere d’arte Liberty in Romagna tra Otto e Novecento” per annoverare l’anno del Liberty ricco di manifestazioni culturali legate al tema.

 

Il progetto, che vede la cura di Andrea Speziali, studioso specializzato nello stile conosciuto nel mondo come “Art Nouveau”, si svilupperà a partire dal 5 aprile attraverso una mostra fotografica che raccoglie capolavori architettonici tra ville, villini e palazzi Liberty in regione, ospitata alla Galleria d’Arte Montparnasse, edificio che richiama il tema della Mostra, in quanto caratterizzata da una parete esterna affrescata da quattro artisti torinesi agli inizi del Novecento.

Il percorso espositivo dell’appuntamento riccionese sarà caratterizzato dalla presentazione al pubblico di suggestive immagini d’epoca e moderne di documenti storici quali cartoline, manifesti e depliant originali, riguardanti principalmente l’architettura romagnola tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 in località balneari come Cattolica, Riccione, Rimini, Viserba, Cesenatico, Cervia, Milano Marittima e Comacchio. 

L’esposizione si sviluppa su quattro percorsi suddivisi per aree: Provincia di Rimini, Provincia di Forlì-Cesena, Provincia di Ravenna e una sezione dedicata ai gradi capolavori del Liberty a Bologna e provincia dove Imola (che fece parte della Romagna agli inizi del ‘900) presenta diversi fabbricati Liberty.

Tra i documenti esposti, si segnalano i disegni di edifici firmati da importanti architetti dell’epoca come il dalmata, attivissimo in Romagna, Mario Mirko Vucetich (1898-1975), Matteo Focaccia (1900-1975), Orsino Bongi, Paolo e Alberto Sironi, i fratelli Somazzi che progettarono il Grand Hotel di Rimini, Leonida Emilio Rosetti, Arturo Prati, Regimo Mirri, Giuseppe Palanti, Roberto Franzoni, Rutillio Ceccolini, Francesco Matteucci, Domenico Baccarini, Achille Calzi, Fratelli Minardi, e altri autori meno noti. Saranno esposte felici sorprese come un’opera pittorica su tela del grande ceramista faentino Pietro Melandri.